La verità non è mai palese...bisogna cercarla autonomamente

3 dicembre 2008

il Governo toglie le detrazioni al 55% per le energie rinnovabili.

Il punto saliente della manovra antipro-crisi del governo: affossate le detrazioni al 55% per il risparmio energetico (infissi, caldaie a condensazione, biomassa, coinbentazione, pannelli solari).Ecco l’articolo incriminato (art. 29, commi dal 6 all’11):
http://www.senamion.it/2008/12/01/detrazioni-55-per-risparmio-energetico-affossate/
In sintesi il metodo per eliminare le detrazioni è il seguente:
Il decreto legge n. 185/2008, il cosiddetto “decreto anticrisi” prevede l’obbligatorio assenso dell’Agenzia delle Entrate per chi vuole ottenere la detrazione al 55% per il risparmio energetico per gli anni dal 2008 al 2010.Tale assenso dovrà essere richiesto via internet (su un portale dell’Agenzia delle Entrate ancora inesistente). In caso di mancato assenso entro 30 giorni la domanda si considererà rifiutata.I fondi previsti, oltre i quali non saranno accolte le domande, sono 82,7 milioni di euro per il 2008; 185,9 milioni per il 2009 e 314,8 milioni per il 2010. Ossia una piccolissima parte delle possibili richieste.Si prevede che solo un 5% di richieste potrà essere soddisfatto.

Quindi:
-il 95% delle persone rimarrà a bocca asciutta, perchè questa norma è retroattiva per tutto il 2008, chi ha predisposto la documentazione (bonifici, certificazione energetica, allegati) potrebbe non ottenere nulla, tranne il 36% in 10 anni, ammesso che vi siano le condizioni
-gli italiani che non hanno internet non potranno richiedere le detrazioni, alla faccia della legge uguale per tutti
-le aziende dei settori delle energie alternative subiranno un collasso di ordinazioni visto che nessuno penserà di ottenere una detrazione che è “illusoria”
-coloro che hanno investito nel 2008 pensando di ottenere già un 18,3% nel 2009 resteranno a bocca asciutta ed è probabile che eviteranno nuovi investimenti
ci saranno seri problemi tra i clienti e i tecnici che hanno consigliato le detrazioni
metto solo in fondo le conseguenze sull’ambiente che a quanto pare non interessano affatto al governo.
Cosa possiamo fare?
Se esistono avvocati, associazioni di consumatori o quant’altro disposti ad aiutarci è giusto far sentire la nostra voce, raccontare le nostre storie, far comprendere a tutti perchè questa legge è una pura follia destinata solo ad affossare definitivamente un settore trainante dell’economia nonchè l’economia domestica di tanti italiani.

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